domenica, dicembre 16, 2007

Orchestre...

Stasera alle 21 all'auditorium "Zanon" a Udine debutta l'orchestra degli studenti di Udine, che dopo tanta fatica arriva al suo primo (e spero non unico) concerto pubblico. In questi giorni di proteste, preoccupazioni e di tagli in finanziaria, quando una volta di più ci si domanda se la musica sia ancora uno dei fondamenti della vita culturale dell'Italia o solo un dispendioso surplus, e chi vorrebbe farne la propria professione viene continuamente offeso e deriso, vorrei salutare questa splendida iniziativa riportando le parole di un personaggio fondamentale per la cultura musicale del mondo, Josè Antonio Abreu, fondatore di quello straordinario progetto che è l'Orchestra Giovanile del Venezuela "Simon Bolivar":

La povertà materiale – sostiene Abreu – può essere sconfitta grazie alla ricchezza spirituale. Non tutti i nostri ragazzi diventeranno dei musicisti professionisti. Eppure aver frequentato l’orchestra dona a tutti loro un alto profilo umano e sociale, e questo dono viene dalla musica. La vita collettiva nell’orchestra genera speranza, fiducia in sé stessi e allegria, apre gli orizzonti. Questo sistema, e più in generale l’arte, è il miglior strumento per rompere il circolo vizioso della povertà, perché il bambino povero grazie alla musica si arricchisce spiritualmente. Questa ricchezza cambia per sempre il numero e la qualità delle sue aspirazioni. Un esempio è quello di Edicson Ruiz, passato da un poverissimo quartiere di Caracas al ruolo di primo contrabbasso della Filarmonica di Berlino. Credo che la cultura non sia un prodotto d’élite, di pochi e per pochi. Credo che la maggioranza della popolazione debba avere accesso all’arte e alla cultura perché le nostre società possano umanizzarsi e crescere.

Ecco, credo che non ci sia messaggio migliore: in Venezuela, paese considerato quasi da terzo mondo, esiste oggi una rete di ben 140 orchestre giovanili e 110 orchestre infantili, che coinvolgono oltre 250.000 giovani musicisti. Alla base la volontà di educare all’onestà e all’amore per la vita attraverso la musica, coinvolgendo soprattutto bambini e ragazzi provenienti da situazioni di grave disagio ed emarginazione sociale.

Per chi volesse saperne di più consiglio lo splendido documentario "Tocar y Luchar" di Alberto Arvelo (già membro della Bolivar) oppure il servizio presente nel n° 18 della rivista Roxy Bar...

Per chi si trova in regione, un invito di cuore al concerto di stasera...

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