Continuo a mischiare sogno e veglia, realtà e fantasia, a ripetere gli stessi errori ed analizzarne le conseguenze nella stessa maniera, le parole si ripetono, un continuo deja vu di concetti ed immagini, come se le mie cellule grigie non fossero in grado di produrne altre... e tu, mia Musa indifferente continui a giocare con la mia vita, lanciando inconsapevoli esche alle quali io, romantico idiota, languido perdente, o solamente giovane-triste-cuore-innamorato, continuo ad abboccare, oramai neanche più del tutto inconscio della prossima e quasi certa caduta, ma non per questo immune ai tuoi richiami; mi guidi in percorsi già battuti, e io mi accartoccio quando, caduto nella stessa buca, volta dopo volta, maledico e ringrazio il mondo e la mia condizione di credulità perenne ed infinita, con i suoi viaggi cerebrali e i sogni da romanziere di terza categoria.
Oggi mi sono alzato tardi, ma dopotutto ieri ho atteso invano chi sapevo non sarebbe giunto, ma che importa, la mia Musa deve amarmi, perché tutto intorno a noi è bellezza e pieno del lavoro di amore; e come potrebbe essere diversamente, dopotutto come potrei io non innamorarmi, o non provare amore immortale per la bellezza, potrei odiare J. S. Bach, o smettere di concedere affetto infinito per Wolfang? o per Miles? Potrebbe Lei infine odiarmi? Potrei portarla con me, lungo le frontiere o lungo i litorali, dove si specchia il mio mare turchese senza spiegarglieli e anzi nascondendole il loro significato? Potrei inginocchiarmi davanti alle nostre lapidi senza provare un sorriso amaro e senza versare una lacrima vedendoci infine vicini e per sempre? No, non potrebbe essere diversamente...
Solo che stanotte, dopo aver atteso, ed atteso, ho ritrovato qualcosa, quel po' di paura di non reggere le grandi passioni, quel timore di un amore più grande di me, così puro e vasto da risultare irraggiungibile, e forse più di tutto insostenibile, così centripeto da non permettere altre vie di fuga: se davvero avessi ucciso il mondo per la mia Musa, dove sarei fuggito poi, una volta abbandonato dal suo sguardo? Dove mi sarei potuto rifugiare se avessi appena finito di radere al suolo tutto quanto mi circonda?
Prendere in mano i libri e studiare è difficoltoso oggi, la capacità di attenzione è irrimediabilmente corrotta da queste e altre riflessioni, ma devo andare avanti Lunedì ci sarà il primo checkpoint di questo ciclo di studi, e io sia dannato se prevarranno i controlli inibitori, voglio andare avanti, progredire e non restare bloccato ancora in questa fase G0. Acqua veloce scorre sotto di me, è ora di lasciarsi trasportare dalla corrente lontano dai guai e dalle promesse delle muse.
Ieri per un attimo sono stato accecato dalla possibilità di creare qualcosa con Old Lee, Pan e Uzu, e dannazione tutto si sta concretizzando intorno a me e vorrei fare-dare di più, ma la frenesia di vita mia mi conduce sempre lontano dalle cose stabili e durature, la paura della mediocrità che mi spinge a fuggire è sempre bilanciata dal terrore di diventare-essere pazzo; e così mi smuovo e viaggerò ancora, conoscerò altre strade, percorrerò nuove avventure e sarò migliore, solo, in altre terre desolate abitate da giardinieri dal passo incerto, principesse e ballerine, altre saranno le muse e vecchi saranno i miei canti; il cuore dell'uomo è dotato della capacità infinita di dare, ma è pigro, e basta poco per perdere esercizio e lasciare che le nostre emozioni si atrofizzino in una nenia fusion di dubbia creatività, oggi mi sto sforzando di essere una grande sinfonia incompiuta, con tutte la voci orchestrate nella miglior maniera, i soli distribuiti ad hoc, e una solida impalcatura armonica a sorreggere la melodia che sento nel cuore, ma la mia Musa è distratta, indifferente al mio canto, e probabilmente è per questo che la tensione non risolve, lo stomaco non si distende, la musica si interrompe di colpo e il direttore abbandona la scena, seguito in silenzio da tutti gli orchestrali, come negli addii di Haydn...
Canzone che mi ha colto di sorpresa
Something Else - Gary Jules, da Trading Snakeoil for Wolftickets
Oggi mi sono alzato tardi, ma dopotutto ieri ho atteso invano chi sapevo non sarebbe giunto, ma che importa, la mia Musa deve amarmi, perché tutto intorno a noi è bellezza e pieno del lavoro di amore; e come potrebbe essere diversamente, dopotutto come potrei io non innamorarmi, o non provare amore immortale per la bellezza, potrei odiare J. S. Bach, o smettere di concedere affetto infinito per Wolfang? o per Miles? Potrebbe Lei infine odiarmi? Potrei portarla con me, lungo le frontiere o lungo i litorali, dove si specchia il mio mare turchese senza spiegarglieli e anzi nascondendole il loro significato? Potrei inginocchiarmi davanti alle nostre lapidi senza provare un sorriso amaro e senza versare una lacrima vedendoci infine vicini e per sempre? No, non potrebbe essere diversamente...
Solo che stanotte, dopo aver atteso, ed atteso, ho ritrovato qualcosa, quel po' di paura di non reggere le grandi passioni, quel timore di un amore più grande di me, così puro e vasto da risultare irraggiungibile, e forse più di tutto insostenibile, così centripeto da non permettere altre vie di fuga: se davvero avessi ucciso il mondo per la mia Musa, dove sarei fuggito poi, una volta abbandonato dal suo sguardo? Dove mi sarei potuto rifugiare se avessi appena finito di radere al suolo tutto quanto mi circonda?
Prendere in mano i libri e studiare è difficoltoso oggi, la capacità di attenzione è irrimediabilmente corrotta da queste e altre riflessioni, ma devo andare avanti Lunedì ci sarà il primo checkpoint di questo ciclo di studi, e io sia dannato se prevarranno i controlli inibitori, voglio andare avanti, progredire e non restare bloccato ancora in questa fase G0. Acqua veloce scorre sotto di me, è ora di lasciarsi trasportare dalla corrente lontano dai guai e dalle promesse delle muse.
Ieri per un attimo sono stato accecato dalla possibilità di creare qualcosa con Old Lee, Pan e Uzu, e dannazione tutto si sta concretizzando intorno a me e vorrei fare-dare di più, ma la frenesia di vita mia mi conduce sempre lontano dalle cose stabili e durature, la paura della mediocrità che mi spinge a fuggire è sempre bilanciata dal terrore di diventare-essere pazzo; e così mi smuovo e viaggerò ancora, conoscerò altre strade, percorrerò nuove avventure e sarò migliore, solo, in altre terre desolate abitate da giardinieri dal passo incerto, principesse e ballerine, altre saranno le muse e vecchi saranno i miei canti; il cuore dell'uomo è dotato della capacità infinita di dare, ma è pigro, e basta poco per perdere esercizio e lasciare che le nostre emozioni si atrofizzino in una nenia fusion di dubbia creatività, oggi mi sto sforzando di essere una grande sinfonia incompiuta, con tutte la voci orchestrate nella miglior maniera, i soli distribuiti ad hoc, e una solida impalcatura armonica a sorreggere la melodia che sento nel cuore, ma la mia Musa è distratta, indifferente al mio canto, e probabilmente è per questo che la tensione non risolve, lo stomaco non si distende, la musica si interrompe di colpo e il direttore abbandona la scena, seguito in silenzio da tutti gli orchestrali, come negli addii di Haydn...
Canzone che mi ha colto di sorpresa
Something Else - Gary Jules, da Trading Snakeoil for Wolftickets
non volevo,ma alla fine ho deciso di imboccare il sentiero...incredula e confusa mi sono guardata intorno, cercando un punto fermo nella selva dei tuoi pensieri, qualcosa che mi fosse familiare.Poi però ho rinunciato e ho scelto di sedermi qui,su questa pietra; è il luogo su cui voglio lascirti il mio pensiero,la mia sicurezza che mai potrai essere mediocre,solo felice ed emozionato dell'amore che gli altri ti regaleranno, se non lo schiverai, e allora saprai che tutto vale la pena.sempre, e qualunque forma assuma.con tutto il mio cuore
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