Adesso sto ondeggiando lievemente. La ghiaia del vialetto stride sotto i miei passi e la luce del lampione, giusto sopra di me, annega im una pozza chiara. Mi sento oltremodo stanco, come se non dormissi da giorni. E più in fondo, ma in modo sfocato, mi sento anche gonfio di pensieri: come se, camminando a tentoni nel buio, avessi oltrepassato il perimetro di un'area inviolabile, segreta. Ondeggio tra le infinite variazioni di un umore volubile, ripenso agli ultimi giorni passati in un lampo frenetico e mi accorgo che dopo tanto tempo, c'è in me come un punto nascosto, una piccola zolla calpestata, un niente in esilio che ora vuole tornare...
La grande corsa di quest mesi è giunta al termine, penso, ma altro non è che il giro di boa...Stay tunes...
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