
Inizio a vedere nuove prospettive, i punti di fuga stanno mutando, il cielo è in rovina, e mi stanno aspettando per la parata, ancora una volta sento l'arrivo di un cambiamento con troppo anticipo, e per accoglierlo al meglio sto isolandomi in un bozzolo atarassico, escludendo il mondo dal mio interesse. Dal bozzolo vi racconto il vaniloquio di una creatura che parla di sé al presente. Anche se ci sono dei momenti in cui torno indietro, mi addormento, essenzialmente vige lo
hic et nunc, il qui ed ora. Avviene o non avviene. Lo stato di contenzione e di oscurità assoluta non è prigionia né isolamento volontario: è un dato di fatto che, collegandosi a condizioni simili, ne ricorda e chiarisce il senso.
Sento di fare torto a tutti, ma oggi non ho altro modo. Vedo amici gioire, li vedo raggiungere traguardi importanti ed attesi e non sento nulla, ne vedo altri in preda a piccoli o grandi drammi, camminare alla ricerca dei loro sogni infranti e non sento nulla, mi guardo allo specchio e non provo nulla, neanche il disprezzo per me stesso e per le mie mancanze, e questo è male.
Ho ripreso a correre... ed è bastato scorgere una lepre saltare qua e là, libera e spaurita in mezzo ad un cantiere smesso ai bordi della ferrovia per muovere un sorriso e risvegliare gli occhi... poi mi sono rintanato, ascoltando i rumori all'interno del bozzolo rimesso in attesa nella totale dissociazione di chi non troverà mai pace...
Canzone nel bozzolo
Strawberry Fields Forever - Beatles, da Magical Mystery Tour
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